Molfetta (BARI), 13 gennaio 2022 - Era il 13 gennaio di 35 anni fa quando nacque edizioni la meridiana. Un compleanno che oggi la casa editrice festeggia invitando i suoi autori, amici e lettori a un’azione sui social: la pubblicazione della copertina di un libro legato alla casa editrice con l’hastag #35annidimeridiana. Una festa social, in attesa di poter organizzare nei prossimi mesi, quando la pressione della pandemia sarà calata, eventi in presenza per ripercorrere una storia lunga e piena di futuro.
Il mito e l’archetipo nella fiaba e Difesa popolare nonviolenta sono stati i primi libri editati. L’ultimo Il Canto di Natale di Charles Dickens in CAA, la scrittura per simboli che consente la lettura anche alle persone con difficoltà o disabilità cognitive. Da Boal a Gordon, fino a Bleger e Rogers; da Lodi a Rodari in edizione accessibile. Ma anche i tanti titoli di “pedagoglia civile”, e quelli sul sostegno alla genitorialità consapevole, considerando tutte le famiglie: affidatarie, adottive, omogenitoriali, elettive. A edizioni la meridiana va anche il merito di aver aperto la strada alla didattica ludica nelle scuole come strumento di apprendimento profondo. Insieme ai testi sul mutismo selettivo, sulle emozioni e il gioco in terapia. Senza dimenticare il nucleo della bibliografia di don Tonino Bello, che di edizioni la meridiana fu fratello di obiettivi e battaglie, amico, compagno di sfide e sostenitore. E i molti titoli dedicati a spiritualità, intercultura, sfide globali.
Oltre 600 titoli, il 30% dei quali ha una persistente longevità in catalogo e continua ad essere ristampato. Accanto all’attività editoriale una attività formativa rivolta a docenti, studenti, educatori, cittadini attivi. E oltre ai libri e alla formazione, l’ideazione di un progetto che ha visto la luce nel 2021: la prima Fiera nazionale del libro accessibile, per promuovere il diritto all’accessibilità alla lettura per tutti.
“Siamo nati quando un muro divideva culture e comunità e stiamo facendo i conti con un virus minuscolo che ci impone, nella distanza dei corpi e nelle difese da tenere alte, di ritrovare ragioni più profonde per costruire vincoli comunitari”, spiega Elvira Zaccagnino, direttrice di edizioni la meridiana. “Il mondo si è riscritto. In questa riscrittura abbiamo scelto di avere un pensiero lungo. Agorà e non cenacolo, piazza e non torre d’avorio, crocevia delle culture, comunità e cambiamento. Nelle nostre radici c’è questa idea di cultura che abbiamo appreso e condiviso con don Tonino Bello”, prosegue Zaccagnino. E il futuro? “Nei nostri orizzonti futuri c’è una consapevolezza: che la democrazia di un Paese si misura dai modi e dalle forme attraverso le quali l’accesso ai diritti sia possibile per tutti e l’allargamento dei diritti avviene anche attraverso la costruzione di spazi attivi di pensiero critico. La cultura in fondo alimenta un pensiero e si lascia alimentare dai pensieri che accoglie e permette che si incrocino. Agli incroci si generano le rivoluzioni, anche quelle nonviolente. Basta crederci e impegnarsi perché accadano”.