Già dall'incipit ieri sera Lazzaro Gigante ci ha fatto capire che non avremmo ascoltato le solite cose su don Tonino. Una sfida inedita, tratteggiare il profilo di don Tonino educatore liberandolo dall'apologia nostalgica ma interrogandolo come maestro che ha saputo liberare la ricchezza dell'uomo.
Ci è riuscito, Lazzaro Gigante. Solo lui poteva farlo così bene.
Abbiamo ricevuto in dono ieri sera, all'ultimo appuntamento del ciclo di incontri Artigiani dell'Imprudenza, una lezione che ha costruito l'impalcatura del pensiero e della praxis di don Tonino.
Non una testimonianza, una delle tante, ma uno studio vivo.
E la sintesi che è anche la prospettiva sta nella sua prima affermazione: «Come educatore, don Tonino è stato risvegliatore di coscienze. Come quella mosca bianca di cui parlava Socrate che spinge il tardo cavallo.»
Il tardo cavallo e la mosca bianca.
Una immagine antica e vera.
Una immagine potente per gli artigiani dell'imprudenza di oggi.