In 50 città italiane, ieri sono scesi in piazza gli studenti che quest’anno sperimenteranno la nuova maturità.
Una maturità work in progress aliena dal curriculum di studi che ognuno dei ragazzi ha fatto negli anni procedenti e a affidata come nei migliori quiz televisivi al caso: busta 1, busta 2, busta 3.
Due domande:
1: quale gilet avrebbero dovuto indossare ieri gli studenti per essere considerati interlocutori del Governo?
2. perché in piazza ieri c’erano solo gli studenti e non anche i docenti e i loro genitori? Perché non c'eravamo anche noi perchè cittadini?
Nelle ragioni, negli slogan urlati ieri e nelle richieste avanzate, i ragazzi scesi in piazza hanno ricordato che la scuola è pubblica, hanno protestato per "i tagli all'istruzione da 3,9 miliardi di euro, un taglio alla formazione di noi cittadini di domani", hanno chiesto di non essere tratatti come 'cavie' da chi vuole sperimentare il cambiamento degli esami.
Ieri in piazza hanno portato temi politici, non la definizione di un prezzo di un bene come il latte o il rimborso di qualcosa.
Oggi i ragazzi giustificheranno l’assenza di ieri. Perché ieri erano assenti ingiustificati.
Una terza domanda allora: erano veramente solo loro gli assenti ingiustificati, ieri?