Il presente libro, “fotografando” l’attività delle Caritas diocesane e parrocchiali di tutto il territorio pugliese durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, ha di fatto messo in luce le criticità del territorio causate o amplificate dalla pandemia, mostrando una Chiesa rispettosa del distanziamento fisico ma capace altresì di vicinanza sociale.
Il racconto del periodo emergenziale ha permesso ai direttori e ai volontari di riflettere sugli elementi che caratterizzano l’attività di Caritas sui territori. Dalle interviste raccolte emerge la necessità di cogliere ciò che è accaduto tra marzo e maggio del 2020 come un’opportunità per riflettere sulle potenzialità e i limiti di Caritas, non solo per essere pronti ad una eventuale ulteriore emergenza, ma soprattutto per ridefinire obiettivi e identità di Caritas sotto la spinta dei cambiamenti profondi che la pandemia ha provocato.
La Chiesa della pandemia è stata paradossalmente una chiesa più missionaria di prima, capace di
animare il territorio. Una chiesa che esce dall’idolatria dell’autoreferenzialità, consapevole del suo ruolo di protagonista nell’animazione e nella sussidiarietà, piuttosto che esperta dell’assistenza.