Confessione addio?
La disaffezione dei credenti dal rito penitenziale, così come praticato, ha raggiunto dimensioni ormai ampie. I mutamenti culturali e sociali hanno di fatto generato un diffuso senso di estraneità rispetto a forme e riti tradizionali che investono la percezione della colpa e del suo superamento. Negli stessi ambienti ecclesiali ricorrono inquietanti interrogativi: la prassi penitenziale privata vigente non ha fallito di fronte ai gravi problemi etici odierni? Non è ormai chiaro che essa non riesce a incidere nella vita sociale (mafia, violenza, corporativismi, violazione dei diritti primari della persona ecc.), politica (corruzione) e culturale?
Una presa di coscienza pacata, lucida e coraggiosa di questa consapevolezza è indispensabile per proseguire il cammino di inculturazione della fede nelle nostre democrazie occidentali.
I contributi raccolti in questo volume, integrando un dinamico e coraggioso taglio pastorale, teologico ed ecumenico, muovono dalla convinzione che, per rivitalizzarlo, occorra restituire la dimensione comunitaria al rito della penitenza. La riscoperta dell’inattuata intuizione conciliare relativa al cosiddetto ‘terzo rito’ è indispensabile, oggi più che mai, per una Chiesa che sia nel mondo un segno della conversione a Dio e della riconciliazione tra fratelli. In fondo, nel Vangelo, il pentimento della persona avviene nell’ambito comunitario come dialogo aperto tra il Padre e i figli rigenerati in Cristo.
Sottotitolo | Crisi della Penitenza e celebrazione comunitaria |
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Autore | AA.VV., Noi siamo Chiesa |
Anno di pubblicazione | 2005 |
Pagine | 256 |
Collana | paginealtre paginealtre... lungo i sentieri della differenza |