Viviamo un passaggio senza fine. La storia sfuma i contorni degli orizzonti, rendendoli una sorta di terra incognita. Una intima responsabilità ci lega al nostro tempo ormai spinto da un moto incessante e accellerato. Oggi è più difficile essere responsabili verso il proprio tempo, percepirlo come qualcosa di cui prendersi cura, di cui rendere conto a noi stessi e agli altri. Il nostro tempo è un presente che, pur ospitandoci, ci estrania da noi stessi, catapultandoci in qualcosa di sconosciuto perchè nuovo. E' per questo motivo che occorre ripensare continuamente il senso della responsabilità, la sua provenienza, il futuro che da eso può scaturire. Essere responsabili significa procedere all'altezza delle sfide della propria vita. Significa in fondo vivere.
E questo non è un bisogno della ragione ma una necessità della fede. La responsabilità non è solo un tema della filosofia ma un cardine della spiritualità. Queste pagine, senza alcun riparo nelle certezze e negli assoluti, stimolano a riprendere con sollecitudine il cammino di un laicato adulto che sceglie di attraversare, con autenticità, il mondo.