Di padre in padre
"Quello che vi accingete a leggere è un libro che può essere apprezzato da genitori, educatori e studiosi, ricco com'è di riflessioni ed esemplificazioni esposte in un linguaggio semplice e scorrevole."
(dalla Prefazione di Fulvio Scaparro)
Può un padre esprimere la propria vulnerabilità affettiva e la ricchezza delle sue tensioni emotive senza perdere la sua identità o rinunciare alla possibilità di proporre percorsi di vita per il figlio?
E' il problema di fondo che emerge nelle nuove generazioni di padri, che sta portando con forza alla luce la questione "paternità", spesso oscurata dalla pratica e dalla retorica del ruolo paterno distinto, anzi opposto a quello materno. Un numero sempre maggiore di padri si è trovato a lottare per essere riconosciuto come genitore presente fin dal concepimento nella vita dei figli e in grado di assolvere anche ai compiti, doveri e responsabilità a torto creduti non tradizionali.
Il maschio normativo sta scoprendo di avere caratteristiche affettive che erano, e purtroppo lo sono ancora, considerate un'esclusività femminile: dolcezza, rispetto, amore.
E' lungo, molto lungo, il cammino che uomini e donne dovranno compiere per accettare le loro diversità e finalmente riconoscersi uguali almeno in questo: tutti noi vogliamo vivere come essere umani, cioè come cercatori e produttori di senso, come individui fertili. Ma non basta proclamarlo; occorre praticarlo in casa, a scuola, nel lavoro, ovunque. Una grande responsabilità educativa perchè i figli osservano e imparano dai rapporti tra padri e madri, tra uomini e donne.
Sottotitolo | I tempi della paternità |
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Autore | A. Coppola De Vanna, F. D'Elia, L. Gigante |
Anno di pubblicazione | 2008 |
Pagine | 144 |
Collana | premesse premesse... per il cambiamento sociale |