Dialoghi per un'etica delle relazioni educative
Che processo relazionale, affettivo, motivazionale si attiva tra le persone che sono in una relazione educativa? Quali sono gli ingredienti di quella speciale metamorfosi immaginata da Neruda, che permette di fare con l’altro “ciò che la primavera fa col ciliegio”, di essere né troppo precoci né troppo in ritardo, determinanti e determinati, ma anche capaci di affiancarsi rispettosamente alla fragilità, alla creatività e alla bellezza altrui? Come e quando si ascolta e si dà valore alla voce e ai desideri del “ciliegio”?
Pensare il futuro per i propri figli significa costruire una struttura mentale che è cruciale per il Sé, lo orienta su una prospettiva lungo un arco temporale, è una funzione vitale.
Quanto riusciamo a trasformare le angosce di quest’epoca di precarietà per trasmettere ai nostri figli una prospettiva aperta sul loro a-venire? Se l’educare ha a che fare con l’insegnare a vivere, a che mondo li attrezziamo? Educare riguarda la possibilità di aiutare i nostri ragazzi a fare esperienza in modo creativo, per un ben-essere che sia l’essere bene di un’esistenza piena e appropriata.
Affrontare il tema con una dichiarata tensione etica, per gli autori significa dialogare stimolando dubbi e domande, sostare nell’incertezza, alla ricerca di una comprensione profonda del significato dei ruoli e delle emozioni in gioco.
Curatore | S. Fallini, D. Federici |
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Anno di pubblicazione | 2017 |
Pagine | 0 |
Collana | premesse quaderni di premesse... per il cambiamento sociale |