Elogio del tempo perso
“...Ma io non ho tempo, devo andare al doposcuola, a calcio e a nuoto... come faccio? Poi gioco alla Wii prima di addormentarmi”.
Ecco il problema. Non da poco. Serio.
Anche i bambini, come i loro genitori e insegnanti, si sentono ormai schiavi di un tempo sottratto, negato perché scandito, inscatolato, non da vivere ma da consumare. Un tempo chiuso che nega il tempo libero, creativo, all'aria aperta... come un tempo.
Ecco allora questo volume, prezioso come una perla ma pratico come un manuale.
Una sola strategia, poche parole d’ordine e poi tanti giochi. Bisogna imparare a perdere il tempo per riprenderselo.
“Prima parola d’ordine è Fermarsi. Fermarsi consente di ascoltare. Cancellare la parola Fretta. La fretta non permette di sentire e osservare.
Seconda parola d’ordine è Scegliere. Scegliere consente di cambiare. Cancellare la parola Abitudine. L’abitudine non permette di agire e impegnarsi.
Terza parola d’ordine è Fare. Fare consente di stare bene. Cancellare la parola Indifferenza. L’indifferenza non permette di condividere e partecipare.
Scegliere di Fermarsi per Fare è la strada da percorrere per riappropriarsi del tempo”.
Un percorso, rivolto a genitori, educatori, insegnanti, animatori, che invita al “fare insieme ai bambini”: creare giochi e oggetti da usare e conservare oppure preparare semplici ricette per la merenda.
Riprendersi il tempo per crescere bene con se stessi, conoscersi e conoscere. Un tempo per essere insomma. Felici.
Sottotitolo | Giochi e proposte per restituire ai bambini il tempo per scoprire, crescere. E ri-creare |
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Autore | S. Dema |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Pagine | 112 |
Collana | partenze partenze... per educare alla pace |