Etty Hillesum: Dio matura
La vita di Etty Hillesum si può racchiudere in uno stupendo verso di Rilke: “Anche se non vogliamo Dio matura”. Una vita assai breve, caduta come seme nel solco della storia il 30 novembre 1943, nel campo di concentramento di Auschwitz.
Per lunghi anni questo seme è rimasto ben custodito, praticamente sconosciuto fino a quando – nel 1981 – il suo fittissimo Diario ed alcune Lettere sono stati raccolti, pubblicati e tradotti in varie lingue.
Per la forza e l’audacia con cui ha vissuto il suo tempo, Etty è così divenuta inconsapevolmente maestra. Queste pagine, scandite su quaranta tappe, le stesse di un insolito ma coinvolgente cammino quaresimale, conducono alla scoperta del suo amore maturo, adulto che avverte la pienezza donandosi al mondo, nonostante l’urto traumatico con la violenza estrema. Difficile trovare, nella nostra esperienza contemporanea, una introspezione così profonda nel mistero della vita da lei avvertito come enigma: “Siamo noi stessi a derubarci da soli. Trovo bella la vita, e mi sento libera. Credo in Dio e negli uomini e oso dirlo senza falso pudore. La vita è difficile ma non è grave”.
Nuova edizione aggiornata all'edizione integrale del Diario 1941-1943 di Etty Hillesum pubblicato dall'Adelphi nell'ottobre 2012 a cura di Jan G. Gaarlandt. Contiene una nuova prefazione a cura di Cristiana Dobner.
Sottotitolo | Un viaggio in quaranta tappe |
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Autore | Fratel MichaelDavide |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Pagine | 224 |
Collana | paginealtre paginealtre... lungo i sentieri della differenza |