E chi ha detto che solo gli urbanisti possano parlare di città? E chi ha stabilito che lo studio della città non abbia nulla a che fare con la scuola? Se si invoca un più saldo legame tra cittadini e istituzioni allora occorre educare alla comprensione del complesso sistema urbano, intersecando la geografia con le scienze, l'educazione civica con la letteratura e la storia. Basta qualche tradizionale lezioncina? No. Oggi "fare" città significa incrociare una quantità enorme di sguardi, bisogni, interessi, desideri. La città deriva da una intricata trama di relazioni: questa la ragione che rende il gioco di simulazione un utilissimo anzi indispensabile strumento di indagine e di conoscenza. Giocare per apprendere la città, insomma.
Questo più che un semplice libro, è un vero e proprio kit. Oltre a fornire tutti i riferimenti teorici e didattici essenziali, i lettori vi troveranno concrete proposte di gioco e di simulazione "pronte all'uso" per scoprire con i ragazzi che il modo migliore di capire la città è inventarsene una. Così il cittadino ritorna finalmente protagonista.