Il piano vasca
L’importanza che ha il nuoto oggi, per la sua diffusione, la sua intrusività e il potenziale formativo di cui dispone, ricade sul tecnico come responsabilità.
Eppure, al tecnico, pressato dalla società dello sport di massa, dello sport omologato e orientato al profitto e all’immagine, forse non chiede più fedeltà all’idea di persona radicata nelle origini del movimento sportivo moderno e della società democratica.
La responsabilità sociale non è più di moda perché è troppo difficile nel campo delle relazioni e della formazione ottenere risultati spendibili sul mercato, specie se ci si vuole rivolgere a tutti, se si riconosce il beneficio di ogni tentativo e se si vuole comprendere il risultato dei fallimenti.
Più facile è invece offrire il premio della salute e del benessere o del protagonismo, piuttosto che confrontarsi con la responsabilità educativa.
Istruire, insegnare, allenare, sono le funzioni ordinarie del tecnico, attraverso le quali si genera il rapporto con l’altro e si concretizza la possibilità di influire sulla sua vita. Per questo il tecnico comunica anche con i gesti, con l’esempio.
In questo senso le persone che consapevolmente fanno sport sono anche testimoni culturali, chiamati a incarnare i valori della resistenza attiva contro la deriva della vita.
Questo testo, inedito ma completo, si propone di offrire esperienze di questo quotidiano attivo per creare opportunità di conoscenza e di riflessione sul lavoro del “piano vasca”, per fornire un contributo ai tecnici di nuoto e un invito all’approfondimento del legame esistente tra la competenza del lavoro e l’influenza pedagogica sulle persone.
Sottotitolo | Aspetti del lavoro del tecnico di nuoto |
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Autore | G. Danio, P. Tondina |
Anno di pubblicazione | 2011 |
Pagine | 128 |
Collana | persport persport |