Cosa significa essere Chiesa nel Sud d’Italia? E fare teologia in un contesto di condizionamenti mafiosi, violenze, corruzioni, illegalità, disoccupazione? Perché la comunità ecclesiale sembra essere così spesso impermeabile a queste gravi sfide sociali del nostro mezzogiorno e la teologia addirittura tacere? Eppure una teologia e una prassi ecclesiale che vogliono restare fedeli al modo di rivelarsi di Dio non possono che nascere da credenti che si pongano in modo cosciente e critico nella loro realtà. Occorre, dunque, un cambiamento radicale di atteggiamenti e culture. Un vero e proprio esodo. Scritto osservando volti di uomini e di donne concreti, questo libro, per la prima volta, opera una lettura teologica del contesto storico e sociale meridionale accostandolo provocatoriamente ai dati della fede. Ne consegue così una disamina coraggiosa delle forti contraddizioni che gravano ancora sui vecchi moduli ecclesiali, ma anche degli elementi irrinunciabili per una teologia che, finalmente radicata dal sangue dei martiri nella storia degli uomini, sappia farsi alimento delle incontenibili ansie di liberazione che dimorano ormai nelle coscienze dei poveri.
Autore | V. Salvati |
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Anno di pubblicazione | 1994 |
Pagine | 179 |
Collana | percorsi... di teologia della pace |