Insegnanti in regola
In classe, la spiegazione. L’atmosfera è silenziosa, se va bene. La voce di un professore che ripete meccanicamente frasi e istruzioni dette nello stesso modo a generazioni di ragazzini.
Che noia!
Il problema ha due rovesci.
Il primo riguarda la competenza didattica del docente, la metodologia di insegnamento utilizzata, la sua capacità di ottenere, suscitare motivazione e attenzione per quanto insegnato.
Il secondo riguarda la triade, noia-controllo-disciplina, cioè da una parte il modo in cui un docente opera per il raggiungimento di livelli di disciplina accettabili, in relazione al numero e all’età degli alunni, dall’altra il modo dei ragazzi di riconoscere, affrontare e rendere socialmente non troppo distruttivo, il sentimento di noia eventualmente provato.
I due aspetti sono strettamente correlati. La competenza di un docente nell’agire sul grado di motivazione degli alunni ha un impatto rilevante sugli aspetti disciplinari. Meno una persona si annoia, più è stimolata verso scopi, obiettivi, attività, elementi di interesse e coinvolgimento, e meno sarà esposta alla possibilità di “inventare” una serie di attività alternative nelle quali convogliare la naturale energia presente nell’età della crescita.
Come dimostrano queste pagine, ricche di riflessioni metodologiche e spunti esperienziali, una figura significativa, che agisca sulla motivazione e non solo sulla disciplina, che attribuisca senso e vita agli argomenti condivisi lungo il percorso scolastico, produce una ricaduta certa anche in termini comportamentali.
Con questi docenti, gli studenti fanno cose decisamente differenti.
Sottotitolo | Regole e competenze per la gestione della classe |
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Autore | R. Gilardi |
Anno di pubblicazione | 2014 |
Pagine | 152 |
Collana | partenze partenze... per educare alla pace |