Inventare destini
Che dire dei giochi di ruolo? Che sono dei giochi in cui i partecipanti fingono di essere personaggi di una storia che essi stessi inventano mossa dopo mossa, sotto la guida di un narratore. Un’attività libera e gratuita e dunque giochi (in cui non si vince, ma saranno veri giochi?) pieni di fantasia e individualità.
Ma che c’entra con l’educazione?
C’entra.
Infatti, la costruzione collettiva di storie e l’interazione fra soggetti anche quando si svolge in un mondo fantastico, è un ambiente di apprendimento. Aiuta a conoscere di più e meglio il mondo e il proprio rapporto con la realtà. Narrare, inventare storie e immaginare fatti sono processi di conoscenza di sé, del mondo, degli altri, di sé nel mondo, di sé con gli altri.
Percorsi intelligenti ed esperienze concrete costituiscono il viatico di chi leggerà questo libro, pensato per fornire, per la prima volta, un ricco repertorio di strumenti per imparare e giocare persino nelle scuole.
Ma, se ragazze e ragazzi poi si divertono troppo? Ma, se ragazze e ragazzi si appassionano troppo ai giochi di ruolo? E, quindi, si appassionano troppo alla matematica? Al latino? Al cinema? Alla televisione? Al gioco del calcio? Ai quotidiani? Ai videogiochi?
Beh – come si usa dire – troppo è troppo!
E come si dice alla fine di ogni buon gioco di ruolo, stretta la foglia, larga la via…
Sottotitolo | I giochi di ruolo per l'educazione |
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Autore | A. Angiolino, L. Giuliano |
Anno di pubblicazione | 2003 |
Pagine | 160 |
Collana | p come gioco p come gioco |