Italia solidale
Questo secondo Rapporto sul servizio civile in Italia considera un arco di tempo che va dall’8 luglio 1999 all’8 luglio 2000. Vede la luce nei giorni immediatamente successivi alla “leva obbligatoria”, in funzione della quale, secondo l’opinione più comune, ha avuto ragione di esistere il servizio civile. I motivi che hanno reso necessaria la pubblicazione di questo rapporto sono diversi. Il primo è che, a dispetto di quanti lo dimenticano o vorrebbero oscurarlo, il servizio civile nel nostro Paese c’è, è una realtà. Raccontarla, documentarla serve non solo a conoscerla, ma soprattutto a capirne la valenza sociale e politica. Il secondo motivo è che, nonostante esista da tre decenni, il servizio civile resta ancora un oggetto misterioso, sicuramente oscuro a coloro che dovrebbero deciderne le sorti. Il terzo motivo è che ricordare i fatti, le decisioni giuste o sbagliate, le omissioni, che in quest’anno hanno condizionato il cammino dell’obiezione di coscienza e del servizio civile a vari livelli, è un atto necessario per capire l’idea di difesa e di servizio a cui il nostro paese si sta preparando. L’auspicio è che si cominci a guardare al servizio civile come a una risorsa dell’Italia che, come ogni risorsa utile e preziosa, va riconosciuta e valorizzata.
Sottotitolo | II Rapporto sul servizio civile in Italia |
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Autore | CNESC |
Pagine | 96 |
Collana | pace insieme paceinsieme... alle radici dell'erba |