L'arcobaleno del desiderio è la raccolta sistematica delle tecniche del Teatro dell’Oppresso nelle sue applicazioni alla realtà europea. Nel Teatro dell’Oppresso lo spettatore è aiutato a liberarsi dai veti e dalle repressioni frutto di una ingiusta struttura sociale, indicati da Boal con il termine flics (poliziotti).
In un contesto come quello europeo, dove i bisogni materiali sembrano essere soddisfatti, l’oppressione assume caratteristiche di tipo psicologico. I poliziotti esercitano la loro funzione di sorveglianza o repressione in modo più persuasivo e sottile, nella testa di ciascuno di noi, e il teatro diviene, nella provocatoria proposta di Boal, tecnica assai efficace per liberarsi dal flics che danzano nella testa. La sua funzione terapeutica trasforma il disagio senza nome degli spett-attori in un "desiderio" incomprensibile di liberazione, che loro stessi organizzano sulla scena. Ancora una volta il teatro si offre come un fecondo strumento di cambiamento sociale assolutamente unico.
Autore | A. Boal |
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Anno di pubblicazione | 2010 |
Pagine | 160 |
Collana | partenze... per educare alla pace |