Perfino i testi più "ortodossi" sostengono che la risurrezione non solo non è un miracolo ma nemmeno un avvenimento "storico", riconoscendone tuttavia il carattere reale.
La teologia più seria ha ormai accantonato l'idea della presenza attiva di Dio come irruzione fisica nella trama del mondo. Reinterpretarne una profonda e delicata tradizione di secoli è compito non facile ma possibile se si radica lo sguardo in un'idea profondamente biblica, come fanno, con particolare lucidità ed evidente coraggio, queste pagine.
Dio non "entra" in un dato momento nel mondo per rivelare qualcosa con un intervento straordinario, perchè non ha mai interrotto la relazione con la sua creatura. Il Creatore non ha bisogno di "venire" nel mondo, perchè è già sempre dentro di esso.
Abbandonare, anche per i credenti, lo schema del soprannaturale costa crisi e fatica. Ma una volta abbandonata la dimensione mitica, possiamo recuperare la vera grandezza del Gesù che, impastato dei problemi della nostra carne, può salvarla dall'interno, trasformandosi in esempio autentico di vita e in modello reale di sequela.
Autore | A. Torres Queiruga |
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Anno di pubblicazione | 2006 |
Pagine | 96 |
Collana | paginealtre paginealtre... lungo i sentieri della differenza |