Le fiabe del capitale
Come sappiamo nelle fiabe si prestano, generalmente ad animali, comportamenti plausibili per raggiungere i propri fini racchiusi nella “morale della storia”. L’economia pura è costruita su questo modello. Essa è in grado di dimostrare tutto e il suo contrario, pur di sostenere che il mercato si impone come una legge di natura, garantisce il pieno impiego della libertà, il migliore degli equilibri sociali possibili. E in questo sta la sua forza: è uno strumento al servizio del capitale dominante, il paravento dietro il quale quest’ultimo può nascondere i suoi reali obiettivi. Con un linguaggio diretto e provocatorio, l’autore, una delle voci più autorevoli del nostro tempo, rilancia l’attualità del pensiero di Marx e del “manifesto comunista” come strumento essenziale per svelare le “stregonerie” di un sistema economico che sta producendo effetti devastanti per il futuro del pianeta. L’invito non è a rileggere il Manifesto come un testo sacro, ossia imbalsamato. Ma al contrario a proseguirne l’analisi perché “la storia ha provato che il capitalismo è, come tutti i sistemi sociali, capace di superare le sue contraddizioni permanenti ma aggravandone la violenza per le generazioni successive”.
Sottotitolo | A 150 anni dal manifesto comunista |
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Autore | S. Amin |
Anno di pubblicazione | 1999 |
Pagine | 140 |
Collana | paradossi... del presente |