Un tempo i conflitti violenti rappresentavano un modo nobile ed eroico di gestire i rapporti tra gli Stati, in qualche caso, anche tra gli individui (si pensi al tanto celebrato mito del far west e ai duelli ottocenteschi). Dopo la seconda guerra mondiale, il rischio di un conflitto nucleare ha prodotto in tutti i Paesi un grande cambiamento di mentalità e sempre più spesso al conflitto violento si è sostituita la pratica della mediazione e della negoziazione tra gli Stati, i gruppi e gli individui. Questo modo di gestire i conflitti, tuttavia, non sempre elimina il rischio della violenza, inoltre, lascia spesso inalterata nell’individuo la tensione psicologica da cui si origina la violenza stessa. Partendo dalle ricerche di Franco Fornari, uno dei più noti psicoanalisti a livello internazionale per i suoi studi sulla guerra, gli autori di questo libro, psicologi, psicoanalisti, pedagogisti e filosofi, presentano un modello più creativo di gestione pacifica dei conflitti. Attraverso questa scoperta è possibile non solo capire le ragioni dell’altro, ma anche recuperare tutta la propria ricchezza umana, ritrovando parti rimaste troppo a lungo mute e inascoltate.
Autore | D. Novara, D. Miscioscia |
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Anno di pubblicazione | 1998 |
Pagine | 83 |
Collana | partenze... per educare alla pace |