Nella testa del serpente
C’è uno spazio solitamente trascurato nell’impegno della lotta alla mafia: la scuola. Non perché manchino spunti disciplinari o curriculum didattici o semmai specifiche ore dedicate ai temi criminali, ma piuttosto perché lo stesso impianto pedagogico esprime contiguità. È ciò che emerge dall’indagine presentata in questo volume su un campione di insegnanti che operano nella testa del serpente – cioè Palermo – secondo la celebre definizione di Giovanni Falcone. Questa indagine provocatoria costituisce un lucidissimo strumento per comprendere come il distacco della scuola dalla cultura mafiosa si misura nella sua capacità di sviluppare azioni non conformi, non funzionali rispetto al già costituito. In definitiva, nella sua disponibilità a farsi laboratorio comunicativo e creativo di ricerca nonviolenta del mutamento.
Sottotitolo | Insegnanti e mafia |
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Autore | P. Blandano, G. Casarrubea |
Anno di pubblicazione | 1993 |
Pagine | 150 |
Collana | partenze... per educare alla pace |