Press play on sport
«Lo sport non è un “di più”, ma dovrebbe essere parte della vita e del benessere. Questa stessa sfida si apre oggi per lo sport per disabili rispetto alla società nel suo complesso.»
Le limitazioni fisiche e sociali imposte dalla pandemia da coronavirus hanno coinvolto sin da subito la pratica sportiva, tracciando una distinzione regolamentata tra livelli professionistici e pratica sportiva di base. In che modo questa distinzione riguarda chi da sempre si misura con l’accessibilità allo sport a causa di una disabilità fisica o mentale?
In Italia la pratica sportiva tra le persone con disabilità appare (ancora) significativamente meno diffusa rispetto al complesso della popolazione. Anche le parole adoperate in questo ambito sembrano concorrere a valorizzare solo i livelli di vertice e i grandi protagonisti, tralasciando le attività di base dello sport adattato, integrato o di altre pratiche sportive in cui le persone con e senza disabilità giocano fianco a fianco.
Questo libro, dunque, a partire da un'analisi del linguaggio adottato per raccontare e discutere di parasport, descrive alcune esperienze legate a sport adattati e integrati alla pratica di persone con disabilità, fino ad esaminare anche modalità e servizi che consentono alle persone con diversi tipi di disabilità di assistere agli eventi sportivi, tracciando una linea diretta tra pratica e fruizione.
L'obiettivo finale è quello di offrire riflessioni per allargare l'accessibilità al mondo dello sport, verso uno "sport per tutti" che sia equilibrio delle sue quattro dimensioni fondamentali: attività fisica, aspetto sociale, elemento di sfida e, non ultimo, divertimento.
Sottotitolo | Esperienze di accessibilità sportiva per persone con disabilità |
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Autore | M. Rubbi |
Anno di pubblicazione | 2021 |
Pagine | 98 |
Collana | I libri di accaParlante |