Solo disabile
L’handicap è lo scarto tra l’autonomia completa di una persona e le menomazioni che la impediscono. E l’autonomia non è un diritto solo per il disabile fisico, ma anche per chi, disabile mentale, deve essere comunque accompagnato. Le disabilità hanno un’attenzione inversamente proporzionale alla gravità delle menomazioni. Poiché l’attenzione è concentrata sul forte, sano, istruito, utile, quelli che si allontanano da questo standard sono pesi da sopportare e scaricare. Gli irrecuperabili a questo standard (il disabile mentale grave), vengono rimossi con un “calcolo” per cui non “ne vale la pena”. Stiamo arretrando. La priorità assoluta della riduzione della fiscalità sta svuotando i diritti sociali. Le categorie di privato, solidarietà, sussidiarietà servono per giustificare tagli, ritardi, inadempienze. Si profila uno stato, di ottocentesca memoria, assente verso i deboli, che delega la risposta sociale ai ceti benestanti. In queste pagine è narrata la storia di Davide. Di come è venuto al mondo, del dolore della sua famiglia, della lotta per guadagnarsi il diritto al futuro. E poi dati, tabelle, leggi, per conoscere la realtà dell’handicap e provare a guardarla dal di dentro.
Sottotitolo | L’handicap nel tempo dell’abbandono |
---|---|
Autore | S. Postacchini |
Anno di pubblicazione | 2004 |
Pagine | 112 |
Collana | paceinsieme... alle radici dell'erba |