Sulle tracce dei figli
Che-cosa-è-successo-oggi-a-scuola-a-mamma? Così, tutto d’un fiato.
Quante volte avete fatto questa domanda a vostro figlio?
Che cosa c’è di male? Direte voi. Ogni genitore deve interessarsi di quello che succede al figlio.
Certo, ci mancherebbe altro.
Ma provate a mettervi nei panni di quel ragazzino, che torna da scuola e, appena varca la porta di casa, si sente investito da questa domanda della madre, posta con tono ansioso, ogni giorno. Come se ogni giorno a scuola avvenissero eventi memorabili. Come se questi eventi riguardassero la mamma. Come se a scuola ci fosse la mamma.
In questo libro troverete "le parole dei genitori", cioè una rassegna delle modalità comunicative più frequenti utilizzate in famiglia: per riflettere su quello che diciamo, su come lo diciamo e sui livelli di consapevolezza di quello che diciamo. Sono descritti gli errori in cui cadiamo, spesso involontariamente, e gli effetti di queste modalità comunicative sui nostri figli.
“Ai miei tempi – come spesso dicono i genitori più anziani – c’era un’altra musica”. Questo libro cerca appunto di capire cos’è cambiato fra i miei tempi e i giovani d’oggi.
Sarete messi in guardia anche da quella forma stucchevole di bontà genitoriale che si trasforma in ricatto affettivo, che produce tanti sensi di colpa nei figli.
È giunta l’ora che i genitori si rivestano di autorevolezza e diventino più assertivi. Imparino a utilizzare più punti esclamativi e meno punti interrogativi. Se non è chiaro il concetto, proseguite nella lettura di questo volumetto, una sorta di manuale di sopravvivenza per genitori troppo "buoni".
Sottotitolo | Manuale di sopravvivenza per genitori troppo "buoni" |
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Autore | S. Abbruzzese |
Anno di pubblicazione | 2011 |
Pagine | 92 |
Collana | partenze partenze... per educare alla pace |