Un treno per Blace
Che la storia raccontata dai mass media sia parziale e generatrice di luoghi comuni è, ormai, constatazione largamente condivisa. Filippo Landi e Ilire Zajmi sono due giornalisti, italiano e della televisione il primo, albanese e della carta stampata la seconda. Il precipizio del Kossovo lo hanno visto in diretta con i loro occhi. E descritto in cronaca. Lo hanno visto il primo stando appena oltre il confine, l'altra dentro. In queste pagine, scritte a quattro mani, non fanno cronaca ma raccontano la loro storia. E, cioè, come la tragedia del Kossovo sia entrata nella loro vita, sconvolgendola nelle scelte, nelle relazioni, nei valori. Raccontano dunque come una catastrofe della storia può fare corto circuito con la vita di una singola persona, di una comunità, di un popolo. Come può lacerare i destini ma anche gli inusitati accadimenti con cui li aggroviglia.